Mambo in oceano

Una
traversata
atlantica.
In solo.
Su una barca
di 6.5 metri.

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Il Mare è così,
ti culla e non ti vuol
lasciare. Ne rimani
invischiato.

GIAMMARCO SARDI, 33 ANNI.
TUTTI LO CHIAMANO MAMBO.

Sono nato sul Tevere, nel cuore di Roma, nel confine fra centro e periferia. È così che già da subito mi son trovato combattuto fra due mondi. Nessuno dei due era completamente il mio. L'idea di muoversi e viaggiare forse parte da quell'instabilità. Era uno stato mentale che pure offriva la possibilità di conoscere più gente possibile, di sentirti spinto verso gli altri.

Se non hai un posto in cui ti riconosci è più facile andare alla ricerca di qualcos'altro.

Un qualcosa che è sempre spostato un po' più in là.

L'acqua poi è stato il mio elemento, fin dal principio. Perché l'acqua ha quella cosa lì, di prendere la forma del contenitore che la ospita. Poi al porto di Anzio, vidi dei miei coetanei su delle barchette a vela. Erano bellissimi, e me ne innamorai. Avevo undici anni e iniziai a capire che cosa volevo fare.

Ancora oggi quando vado in Mare ho il sapore di quei giorni da bambino, sul gommone, con mio padre.

Il Mare è così, ti culla e non ti vuol lasciare.

Ne rimani invischiato.

Ho iniziato da ragazzino sul Laser, una piccola barca a vela che mi regalò un amico di mio padre. Poi l’agonismo sui catamarani sportivi e da quel momento non c’è stato più un giorno senza Mare. La svolta della mia vita è però arrivata con l’Oceano.
TRAVERSATA ATLANTICA SU CATAMARANO NON ABITABILE
DAL SENEGAL AI CARAIBI 2019
VITTORIA GP D’ITALIA 2020
CAMPIONATO ITALIANO CLASSE FORMULA 18 2012
CAMPIONATO EUROPEO HOBIE 16 2009
222 MINISOLO 2018 a bordo di istuardo
ANTISTENE IN CANTIERE SUL TEVERE 2020

In due anni ho attraversato due volte l'Atlantico e una volta il Pacifico. Ma non è abbastanza, non è mai abbastanza. Nel 2019, con Tullio Picciolini, ho traversato l'Atlantico a bordo di un catamarano non abitabile di soli 6 metri. Sono stati 14 giorni estremi, ma meravigliosi. Da Dakar a Guadalupa. Un vero trip, nel senso di viaggio interiore. Fra concentrazione, sforzo, allucinazioni e riflessione.

Ci sono stati momenti difficili, ai limiti, che però definiscono i confini del mio vivere. Ora ho più di 30.000 miglia percorse.

È così che funziona: ogni volta c'è da capire qualcosa di nuovo sull'Oceano, ma anche qualcosa di nuovo su di me.

CLASSE MINI
Campione
italiano 2020
222 MINI SOLO 2020
Primo
classificato
GP D’ITALIA 2020
Primo
classificato
RANKING LIST
MEDITERRANEA
quotations
Ecologista convinto si batte per la riduzione dell’inquinamento marino e per la conservazione delle biodiversità per le minacce al pianeta blu in ogni possibile occasione. Per questo è diventato Ambasciatore di Marevivo.
NICOLA GRANATI
DIVISIONE VELA MARE VIVO
L’inconsapevole capacità di stregarti con la sua religione, quella del Mare e del vento! Ispirazione per bambini, ragazzi ed adulti.
È un piacere che consideri il nostro circolo come una casa, un porto sicuro dove raccontare le sue avventure.
Alessandro Pace
presidente Centro Velico 3v
Spirito libero, simpatico, divertente, gentile... Uno Sportivo vero! Determinato a raggiungere il suo obiettivo! Sono felice e fiera di conoscerlo ed essere sua amica
CATERINA BANTI,
campionessa mondiale nacra 17
Conosciuto con il nostro supporto all'avventura Ocean Cat. Da allora sempre a bordo con Mambo!
Marcel D'Agostini,
Responsabile O.D. Armare ropes
Con l'entusiasmo irrefrenabile e la grande passione che lo contraddistinguono, riesce nella non facile impresa di trasmettere quel senso di sconfinata libertà che solo chi va per Mare conosce appieno.
SOLBIAN
DAJE
la barca

Hull length
6,50 m
Hull beam
3,00 m
Draft
1,60 m
Displacement
950 kg
Sail area upwind
44 m2
Sail area downwind
115 m2
DESIGNER DAVID RAISON

E allora
Mambo

Antistene 992 è un’ossessione. Il primo pensiero al mattino, l’ultimo prima di andare a dormire e spesso è anche nei miei sogni. È un lavoro di anni di ricerca capillare e prove per trovare le migliori soluzioni per competere con i più forti. Anche il dettaglio minimo è importante.
Per esempio questo nuovo scafo è stato disegnato per surfare le onde dell’Oceano... una figata pazzesca! La regata si vince in progettazione e in allenamento ed è per questo che ogni momento è fondamentale.

Cosa ci sta in 6 metri e mezzo? Prova a figurarteli davanti agli occhi, riempirli di tutto quel che ti serve per traversare l'Oceano. E starci sopra, dentro, avere cibo e acqua per trenta giorni. Quasi che sembro un cosmonauta, tanto c'è da organizzare spazi, pesi. In quei 6 metri e mezzo c'è tutta una vita. È come stare su un guscio di noce pieno di tutto, dentro una lavatrice.

EQUIPAGGIAMENTO RIDOTTO
7 vele
15 carte nautiche
1 radio VHF
1 kit di sopravvivenza
1 GPS non cartografico
1 AIS
1 sestante
80 litri d’acqua
LA ROTTA

La leggenda della vela passa da qui. La MiniTransat è una delle più importanti regate atlantiche, un appuntamento fisso che si ripete ogni due anni, dal 1977.

Si viaggia in solitaria su imbarcazioni da 6 metri e mezzo; l'essere da soli, con una barca di quelle dimensioni, esalta la componente umana e l'abilità individuale, sia nel navigare sia nel progettare. Il navigatore oceanico non è solamente un atleta, necessita di competenze multisettoriali; fisica dei fluidi, metereologia, studio dei materiali, gestione del sonno sono le basi per poter approcciare questo tipo di imprese. Il punto di partenza e di arrivo sono cambiati negli anni, per il 2021 la località di partenza è Les Sables d’Olonne una splendida cittadina nel nord della Francia, per arrivare a Saint-François di Guadalupa dopo una tappa intermedia a Santa Cruz de la Palma alle Isole Canarie. Sono 84 i velisti ammessi: sono necessarie 2500 miglia di navigazione per poter accedere alle selezioni per l’iscrizione. Un lungo percorso che può richiedere fino a cinque anni.

Stare lì in mezzo all'Oceano, essere un piccolo puntino in acqua. Visto dall'alto fa impressione, ma pure visto dalla barca. L'immensità di quel che sta attorno, la potenza dell'Oceano, del vento. Tutto è energia lì, e ti senti bene a cercar di dominare in quei momenti gli elementi. Lo sciabordio dell'acqua è un sottofondo che si sostituisce al silenzio. Non poter comunicare con nessuno è come dire: ora sei tu; fammi vedere quello che sai fare. Un puntino, un puntino che avanza lentamente. Sono un puntino.

È così che funziona, ogni volta c'è da capire qualcosa di nuovo sull'Oceano, ma anche qualcosa di nuovo su di me.

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*Nessun marinaio è stato maltrattato nella realizzazione di questo progetto